In questo mondo di squali

Vi capita mai di sentirvi dentro a un videogioco?
A me continuamente.
Figuriamoci se, oltre a me, ci si mettono anche gli altri a fare i matti.

Orbene.
Altro colloquio di lavoro, altra azienda.
Sospetto si sia sparsa la voce che ho i superpoteri, ché prima del mio De bello gallico nessuno mi notava.
Comunque.

Diamo inizio ai giochi con un questionario psicoattitudinale di 250 domande, di cui le ultime 10 sono test di logica tipo settimana enigmistica.
Naturalmente c’ho messo più tempo a risolvere queste che a rispondere alle precedenti 240, ma il punto non è questo.
Il punto è che, abitando dove abito, in verità per me i giochi sono iniziati alle 6 di mattina, e adesso sono le 9, e nella saletta che mi avete riservato ci sono i pinguini (giuro, li vedo che mi passano davanti al naso che cola), e ho un bisogno fotonico di andare in bagno ma siete spariti tutti perché per svolgere questo test è necessario l’isolamento come al 41-bis, e non è che possa mettermi a girare per le vostre segrete stanze senza chiedere il permesso come fossi a casa mia.
Ma, ziocanta, la prossima volta me ne frego e lo faccio non posso mica morire solo per sembrare educata che poi magari per voi, grandi consulenti nelle Risorse Umane, anche questo fa parte della prova di selezione.
E perciò mi state spiando e avete già deciso che sono una povera demente.
Non lo so, mi sento Fantozzi.
Mi si è fermata la circolazione periferica, mi casca la biro, la raccolgo, brontolo ad alta voce, mi chiedo dove sia nascosta la telecamera che sicuramente mi sta riprendendo e, a suo uso e consumo, cosa decido di fare?
Mi metto a cantare.
Esattamente, canto la canzone dei Tre porcellini.
Questa qua, per capirci.
Eh lo so.
Ma magari cercano un tipo creativo e spudorato, vai a pensare.
Soprattutto, pensa se non mi sentissi osservata.

Il test è esilarante.
La sfida vera è non poter argomentare ogni singola risposta, come si converrebbe dato il tenore medio delle domande…

Ti senti a disagio in mezzo ai bambini?
Hai spesso contrazioni involontarie dei muscoli?
Uccideresti un animale agonizzante?
Se in un negozio l’articolo che ti interessa è prezzato troppo poco, cerchi di comprarlo lo stesso a quel prezzo?

Ma quando mi viene chiesto se mi capita mai di cantare da sola, bè, che te lo dico a fare.

Il problema è che ‘sti buontemponi, ricomparsi dopo un’ora esatta di orologio mostrandomi gentilmente la strada per il cesso, non mi danno neanche un riscontro.
Cioè, voglio dire, alla fine i pazzi siete voi, giusto?

Segue colloquio conoscitivo di un’altra ora.
Mentre il parcometro tracanna monetine come se non ci fosse un domani, a me viene chiesto prima di tutto perché sono lì…
Vecchi, in effetti me lo sto proprio chiedendo anch’io.

Hai mai l’impressione di vivere in una realtà parallela?

Oddio vi prego usciamo presto da questo tunnel e parliamo di cosa posso fare per voi.

Poi in realtà il seguito è piacevole, solo che sono stremata.
Mi vengono in mente Pozzetto e Montesano in Noi uomini duri, e penso per l’ennesima volta che la vita è solo una questione di resistenza.
Voglio dire, fin dall’inizio proprio.
Fin da quando lo spermatozoo più cazzuto ha la meglio sugli altri.
Tutto il resto è noia.
Il test a un certo punto lo chiedeva: credi che il mondo sia solo una giungla spietata?
No no.

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