Born to run


E bisogna anche dire che questo è proprio un bell’anno.

Se n’è andato anche Prince, pace all’anima sua, e io sto cominciando a chiedermi come la prenderò quando saranno morti tutti ma proprio tutti i miei cantanti preferiti.
Perché manca poco, ormai.
Ed essendo ostile al nuovo che avanza – come tutti i vecchi, del resto – non riesco neanche a rimpiazzarli.
Perciò vanno a esaurimento.
C’è da dire che, per fortuna, almeno loro ci lasciano la voce e le canzoni e, a volte, come sembra in questo caso, una quantità di inediti tale da poter riempire il vuoto degli anni a venire ancora per molto, moltissimo tempo.
Così, a meno che uno non li abbia frequentati in vita, alla fine non sembra neanche che siano morti.
Però, ugualmente, che amarezza.

Continua a leggere “Born to run”

Sinceramente

I feel good


Per il momento, la novità sembra essere che l’équipe dei Taglia-e-cuci non voglia più saperne di me da qui a un mese.
Dopodiché deciderà, forse tirando una monetina o forse giocandosela a carte, se operarmi o meno.
Ormai la prendo così anch’io, non c’è differenza.

Stacippa. Continua a leggere “Sinceramente”

Scar tissue


Nel mio roseo quadro clinico attuale, l’unica cosa che sembra star bene dentro e fuori è la cicatrice del drenaggio al polmone.
Poiché l’équipe riunita dei Taglia-e-cuci mi ha augurato che possa in effetti restare l’unico taglio sul mio corpo, vorrei prestare al simpatico gruppo di buontemponi il doveroso riguardo. Continua a leggere “Scar tissue”